Diocesi di Brescia
Responsabile diocesana Fiorella Elmetti
Assistente diocesano don Roberto Lombardi
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Il giovane Remigio, seguendo l’itinerario della sua malattia, si mise in contatto per corrispondenza con Mons. Novarese e si trovò subito in sintonia con lui circa la valorizzazione della sofferenza. Nel 1953 c’è un documento storico che conferma la nascita del CVS a Brescia: nientemeno che due lettere personali di Mons. Novarese al giovane Remigio Fusi, nelle quali è tracciato il programma dell’Associazione con le sue caratteristiche di spiritualità e il dinamismo apostolico.
Lettera del 17 febbraio 1953: “Carissimo, è giunta la tua adesione. Perché non formi il tuo “Gruppo d’Avanguardia”? Tu dovresti fare da capo-gruppo e, uno alla volta, conquistare dieci ammalati, che si impegnino a vivere in grazia di Dio per mezzo di Maria SS.ma, per essere operanti nella società. Non appena mi avrai fatto pervenire il tuo consenso, ti faccio avere il numero d’ordine.”
Dieci giorni dopo, lo stesso Monsignore faceva seguire un altro scritto al giovane Remigio: “Ti mando il tuo numero di gruppo, che è il 28. Ed ora sii missionario. Sii il missionario della Madonna. Il tuo apostolato è prezioso come quello degli Apostoli, che sono in prima linea.”
Così è nato a Brescia il CVS.

