Voglio proprio che questo mio scritto vi raggiunga uno per uno per ripartire

Carissimi tutti,
voglio proprio che questo mio scritto vi raggiunga uno per uno per ripartire, dopo il lungo e prolungato “silenzio” che la pandemia ci ha inflitto, nel nostro cammino associativo.
È stato, per la nostra Associazione, tempo di grande prova e quasi di smarrimento: la nascita al cielo di don Janusz e di don Luigino ci ha tutti colpiti, feriti, disorientati. In così poco tempo ed in maniera inaspettata l’Associazione e tutti noi ci siamo trovati a piangere la perdita dei Moderatori Generali, nello sconforto indicibile che si fa domanda al Signore: “Che cosa vuoi per noi?”
Ci siamo, con lo sguardo velato ed il cuore spezzato, riconsegnati al Signore.
Ci siamo aggrappati a Lui in cerca di una parola, di un segno: ed il Signore si è accostato all’Associazione e a ciascuno di noi col fremito della sua presenza: con Lui è entrato nel cuore e ci ha donato la pace, fiducia, consolazione, speranza.
Neppure dobbiamo pretendere di capire, di comprendere.
Ma crediamo, fortemente crediamo, che il Signore adesso, proprio adesso, ci sta accompagnando con la sua Provvidenza perché il carisma del Beato Luigi Novarese è di Dio e Lui ce lo riconsegna con la promessa certa di una rinnovata e più operosa fedeltà e fecondità.
Noi crediamo e preghiamo per la scelta che in questi prossimi mesi si dovrà fare per eleggere il nuovo Moderatore Generale dei Silenziosi. È tempo allora di grande ed intensa preghiera e di rinnovato e più generoso impegno da parte nostra nel vivere in gioiosa profondità la nostra scelta associativa.
I Silenziosi sappiano che il CVS di Milano li ha nel cuore e nella preghiera.
In questo mese del S. Rosario con gli occhi e nel cuore il volto e le mani di don Luigino che sgranavano continuamente la Corona, dobbiamo rivolgerci con filiale ed insistente implorazione alla Madonna: è quello che don Luigino ci ha sempre proposto ed ora implora per l’Associazione in questo momento delicato ma sereno per la scelta del nuovo Moderatore.

Sapete che dal 21 al 24 settembre una novantina di civiessini con qualche malato che è stato alloggiato in hotel, ha partecipato al pellegrinaggio diocesano a Lourdes guidato dal nostro Arcivescovo. Abbiamo vissuto una Lourdes diversa, inedita, quasi vuota, da come siamo abituati. Ma sono stati giorni belli e luminosi in cui, insieme ad Unitalsi, Oftal, Smom (Cavalieri di Malta), ci siamo sentiti Chiesa di Milano guidata dalla parola indimenticabile e dai gesti incisivi ed affettuosi del nostro Vescovo Mario.
Ho voluto portarvi tutti ai piedi della Grotta. Ho voluto ricordare tutte quelle sorelle e fratelli che, in questo tempo di Covid, hanno concluso il loro cammino terreno: volti e vite che porto con me da quel 1982 in cui, Mons. Renato Corti, Vicario Generale del Card. Martini, mi chiese di fare l’assistente del CVS.
Quarant’anni! Le varie sedi: da Via della Signora a quella attuale di Via Bechi…!
A Lourdes ho insistentemente chiesto alla Madonna di renderci così “contagiosi” da affascinare altri “cristiani” che vogliano vivere il carisma del beato Luigi Novarese. È compito ed impegno di tutti e di ciascuno. Occorre tanta preghiera e l’operosità di un apostolato lieto, convinto, trascinatore. Dobbiamo davvero “metterci in piedi” ed uscire… lasciando alle spalle l’inerzia e la rassegnazione, la lamentosità e la sfiducia.
A Lourdes ho affidato – là dove è radicato il volto mariano dell’Associazione – i Silenziosi in questo momento così cruciale. Sono certo che la Madonna ascolta questo gemito fiducioso della nostra preghiera.

Devo poi comunicarvi che l’insorgere di una inaspettata ed improvvisa “occlusione intestinale” mi ha portato all’ospedale di Niguarda (dal 29 settembre al 5 ottobre). Ancora una prova, ma il Signore non lascia mai soli i suoi figli. Con l’aiuto di Santa Teresa del Bambin Gesù, della Madonna che ho invocata con un po’ di “broncio” e della competenza dei medici tutto si è risolto positivamente evitando l’intervento chirurgico che era stato ventilato…!
Ora sono a casa. Sto bene. Devo certamente essere oculato e prudente nell’alimentazione, ma sto davvero bene con tanta voglia dentro…
Per questo motivo non ho potuto convocare il Consiglio Diocesano per programmare l’anno pastorale che è oramai iniziato. Lo farò a presto così che, in Avvento, abbiamo a trovarci per condividere una giornata di fraternità e preghiera e di proposte. In questi giorni vi verrà recapitato il sussidio del CVS per attingervi quella catechesi e quel nutrimento spirituale ed associativo di cui tutti abbiamo bisogno. Sia il testo che ritma i nostri incontri nei “gruppi”.

Come dicevo più sopra, dobbiamo “metterci in piedi” ed uscire con coraggio e determinazione. Ci sta davanti un compito. Ciò che è stato il passato con la pandemia che ci ha feriti, inquietati, disorientati, bloccati è ormai alle spalle. Ci preme – e lo chiediamo come grazia – di attraversare questo presente, questo tempo che viviamo da discepoli del Signore. Questo sì. Liberandoci dalla paura, dall’ossessione, dall’inquietudine. Come attraversare questo tempo che viviamo, noi discepoli del Signore? È l’interrogativo con il quale si apre la “Proposta pastorale per l’anno 2021-2022” che l’Arcivescovo Mario ha consegnato alla Diocesi, alla nostra Chiesa di Milano che, dice l’Arcivescovo, deve essere una Chiesa, per grazia e responsabilità “unita, libera e lieta”. Certamente anche noi, come CVS dovremo meditare su questo testo: troveremo l’occasione per farlo.
Riprendiamo il cammino. Sentiamoci convocati dall’amore del Signore e non sottraiamoci al compito e alla missione di essere un segno per i nostri fratelli, di gente – quelli del CVS – modesta nei mezzi, ma ardente nel cuore.
Concludo questo mio scritto. Mi sono attardato, ma vi assicuro che ogni parola, ogni riga è stata scritta pensando a ciascuno di voi, riproponendo alla mia mente e al mio cuore il voto di ciascuno di voi.
Con gioia ed entusiasmo riprendiamo il cammino: il Signore ha una parola singolare, speciale da deporre nel nostro cuore.
La Madonna tiene in serbo una carezza per ciascuno.
Msg Luigi Novarese ci raggiunge con il suo sguardo, il suo sorriso.

Vi benedico
Don Vittorio – Assistente Diocesi di Milano

Ottobre 2021